Lucca, tartufaie illegalmente recintate e disseminate di polpette avvelenate

Destano particolare preoccupazione e sconcerto i fatti avvenuti nella zona di Fagnano e Santa Maria a Colle non distanti dal Serchio, dove, nei giorni scorsi, sono state rinvenute esche avvelenate nelle tartufaie naturali.

Il primo a dare l’allarme è stato un tartufaio della zona il cui cane, fortunatamente salvato, era caduto vittima di una di queste esche. A quanto emerge dalle prime ricostruzioni dei fatti le polpette in questione sono state imbottite con del  lumachicida

A occuparsi del caso, sono i Carabinieri del Gruppo forestale di Lucca, comandati dal colonnello Raffaella Pettinà.

Dopo le segnalazioni che ci sono arrivate – afferma l’ufficiale – abbiamo immediatamente effettuato una perlustrazione dell’area e affisso i cartelli di pericolo; ci siamo inoltre rivolti al Comune per la bonifica che, secondo la normativa, è di spettanza dell’Ente”. Anche il veterinario che ha preso in cura il cane ha informato l’Azienda sanitaria nord ovest, competente per la parte sanitaria legata all’evento. Il fatto, dunque, potrebbe essere collegato a una o più persone che, arbitrariamente, hanno recintato un’area all’interno della quale nascono i tartufi, sfuggendo così a quanto stabilito dalla legge regionale.

 

Le aree da adibire alla raccolta di tartufi – sottolinea il colonnello Pettinà – sono stabilite da una norma regionale; nessuno, però, può autonomamente adibire un terreno per la raccolta dei tartufi che non rientra nell’area che la Regione Toscana ha individuato; naturalmente stiamo facendo ogni tipo di riscontro e non escludiamo di pizzicare in flagranza di reato chi svolge questa attività in spregio alle regole”.

Intanto proprio ieri mattina, sul posto si è recata l’unità cinofila antiveleno dei Carabinieri, gruppo forestale di Follonica, un gruppo dell’Arma specializzato per il rinvenimento  di bocconi avvelenati

Fonte: lanazione.it