Il giudice dice NO Scarcerati i due tartufai Pugliesi
Liberi i due cercatori di tartufi arrestati per furto in una tartufaia privata
Ha dell’incredibile quel che è successo in Puglia, Fortunatamente a pensarla in questo modo è anche il giudice che ha posto fine, almeno per il momento ad una ingiustizia che vede protagonisti due tartufai che, a loro dire, in totale buona fede, come si potrà evincere dall’articolo, erano alla ricerca di tartufi.
L’articolo
Sono in libertà e non sono più ai domiciliari Giuseppe Lolli, 56 anni, e Stefano Donno, di 30, i due cercatori di tartufi di Corigliano d’Otranto fermati il 15 Gennaio dai carabinieri di Francavilla Fontana mentre erano “a caccia” con i loro cani in una proprietà privata nella zona di Oria.
Fermati per un presunto furto di tartufi, i due sono stati liberati su disposizione del sostituto procuratore Milto De Nozza.
Lolli e Donno erano entrati in una zona, che secondo quanto ha poi detto Lolli, non era protetta dagli appositi cartelloni che dovrebbero indicare una tartufaia privata. I militari erano stati chiamati dal proprietario della zona e che non hanno ritenuto sufficienti le spiegazioni dei due cercatori.
Lolli, una volta libero, ha anche detto di conoscere il proprietario e di aver frequentato la zona anche in altre occasioni, avendo segnalato lui stesso al padrone del terreno la presenza dei tartufi.
Ora, i due, difesi dall’avvocato Salvatore Costantini, dovranno difendersi dall’accusa di furto aggravato in concorso.
Fonte: Quotidiano di puglia
A prescindere da questa vicenda si aprono scenari che in un prossimo futuro, ormai non troppo lontano, vedrà il tartufo prodotto agricolo è renderà di fatto tutti i tartufai dei “banditi”. Questo a causa di una politicizzazione perpetrata da parte delle associazioni che volevano veder riconosciuti diritti assurdi. Un vecchio adagio recita Se tiri troppo la corda si spezza.