Valtiberina :Stop al mancato rispetto della legge sui tartufi

Valtiberina :Stop al mancato rispetto della legge sui tartufi

Valtiberina – Le indicazioni generiche sui menù violano la legge nazionale, che prevede la dichiarazione della specie di tartufo cucinata, accanto al suo nome latino

“Faccio presente – scrive il consigliere in un Ordine del Giorno – che nella maggior parte dei ristoranti e agriturismi che operano nel territorio provinciale, in una zona vocata per la produzione dei tartufi sia bianchi che neri, si indica sul menu il tartufo in modo generico “Pasta al tartufo” o “Pasta al tartufo nero”, per poi somministrare tartufi di scarsa qualità provenienti spesso da altre zone e quindi violando esplicitamente la legge Nazionale 12 maggio 1991 N°162 art. 7, in cui deve essere indicata la specie di tartufo cucinata indicando anche con il nome latino, altrimenti si è davanti ad una frode alimentare”.
Prosegue Carocci: “Ciò che accade è un forte danno per l’economia della nostra zona ed una frode a carico del consumatore che viene nelle nostre zone a mangiare il tartufo pregiato. Faccio presente che è obbligo del nostro Corpo di Polizia Provinciale di controllare in riguardo art. 15 comma 1 oltre che della Forestale. Al fine di tutelare la suddetta legge deve essere fatta rispettare al fine che speculatori da quattro soldi, non danneggino irreversibilmente un settore importante della nostra economia, e non frodino i loro clienti. Sarebbe inoltre opportuno dichiarare oltre l’indicazione della specie, se il prodotto sia fresco o conservato”.
fonte: valtiberina informa

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