Stop al falso tartufo, arriva il bollino del Dna

Stop al falso tartufo, arriva il bollino del Dna

Stop al falso tartufo del senese, il pregiato Tuber Magnatum Pico. Arriva la certificazione di qualità per il Tartufo bianco delle crete senesi, venduto in vasetti trasformati, che spesso non è facilmente identificabile e questo può creare confusione nel consumatore che non ha la percezione immediata di aver acquistato un prodotto autentico. Dietro il termine ‘aromi’ scritto in etichetta, infatti, si può nascondere qualsiasi prodotto. La novità hi-tech è stata presentata alla XXVII Mostra mercato del Tartufo bianco delle crete senesi, organizzata dal Comune di San Giovanni d’Asso in collaborazione con l’Associazione tartufai senesi.“Vogliamo che il consumatore quando acquista un vasetto abbia la garanzia di trovarsi di fronte al prodotto autentico – spiega il sindaco di San Giovanni d’Asso, Michele Boscagli – e per questo motivo abbiamo scelto di presentare in occasione dell’inaugurazione della mostra mercato un progetto, garante della qualità e della quantità del prodotto, che affronta la questione sia dal punto di vista scientifico sia da quello tecnologico”.

L’aspetto scientifico è stato curato dal Dipartimento di scienze ambientali dell’università di Siena, presso il quale sono state effettuate analisi sul Dna di alcuni lotti di vasetti in seguito alle quali è stata emessa – tramite sistema Pcr – la certificazione che dentro a quei vasetti c’è solo tartufo bianco pregiato.L’altro aspetto, di impronta più tecnologica, è quello che ha curato la QrQuality, azienda con sede ad Asciano (Siena) che ha messo a punto un potente strumento di tutela del marchio e della qualità: il sistema QrQ, che permette al cliente – semplicemente leggendo un ‘codice’ univoco e impossibile da manomettere – di verificare direttamente l’originalità del prodotto acquistato.

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