Umbria – La regione di Urbani Tartufi rischia di diventare la “Tomba” dei Cavatori

I tartufai dell’Umbria manifesteranno martedì davanti alla Regione per protestare contro i tre emendamenti all’omnibus presentati dal consigliere Andrea Fora e approvati il 30 settembre dalla Prima commissione.

Le misure su cui è stato acceso il disco verde creano «grande e grave preoccupazione» nel Coordinamento delle associazioni tartufai (Cat) dell’Umbria, che giudica

«incomprensibile la celerità di inserimento», evidenziando contestualmente come sia stata così «preclusa la possibilità di ogni approfondimento specifico».

In particolare, il Cat dell’Umbria contesta l’emendamento che introdurrebbe l’articolo 108 bis nel Testo unico dell’agricoltura, che recita: «Nelle aziende faunistico venatorie, aziende agrituristiche venatorie e nei centri privati di riproduzione di fauna selvatica, la ricerca (del tartufo, ndr) può svolgersi solo previo consenso del legale rappresentante del soggetto gestore che stabilisce le modalità di accesso al fondo». Secondo i tartufai così «si determinerà un processo di chiusura del territorio regionale con pesanti limitazioni alla libera cerca e, di conseguenza il non equilibrio tra le parti in causa provocherà l’innesco di un grave conflitto sociale, con l’impossibilità per i circa 15 mila tartufai umbri di esercitare la loro attività in libertà, unitamente al grande numero dei Fungaioli.

Nel mirino sono finiti altri due emendamenti presentati da Fora e approvati dalla maggioranza: l’introduzione di tre nuovi commi all’articolo 128 del Testo unico dell’agricoltura, secondo cui, è la sostanza,

«gli imprenditori agricoli, di cui all’articolo 2135 del codice civile, possono richiedere alla competente struttura regionale l’autorizzazione alla costituzione, nei fondi di loro proprietà o di cui hanno la disponibilità in base a un valido e legittimo titolo, di aree destinate alla raccolta a pagamento di funghi e tartufi , delimitate da apposite tabelle».

Analoga la modifica dell’articolo 129, che prevederebe  «la raccolta di funghi epigei spontanei all’interno delle aziende faunistico venatorie e delle aziende agrituristico venatorie è consentita solo previo accordo con il titolare».