Cupa , settant’anni alla ricerca di tartufi – Fiera d’Alba

Cupa , settant’anni alla ricerca di tartufi – Fiera d’Alba

Cupa – Giuseppe Vivalda, detto Cupa (1913-2002), nato a Monchiero, chiamato anche <<il mago dei trifolao>>, ha passato oltre settant’anni a cercare tartufi sulle colline di Langa e attorno al paese natale e nel territorio di Narzole dove si era trasferito, accompagnato dai suoi cani Pulin e Zara.

Ezio Costa nipote di “Cupa”

Il suo soprannome di “Cupa” gli veniva dalla casina Coppa D’Oro in cui era nato e cresciuto. Era un personaggio conosciuto in tutta Langa e su tutti i mercati del tartufo da Alba ad Dogliani, da Carrù a Monforte e la sua presenza non passava inosservata per via dell’immancabile cappello a falde larghe, che cambiava di colore e forma a seconda dell’umore e della raccolta delle trifole più o meno fortunata.
Aveva conosciuto Giacomo Morra e con lui aveva collaborato, subito dopo la guerra, alla raccolta dei tartufi sui mercati e dai tartufai, quando era ripresa l’avventura della fiera. Non è mai mancato nei momenti importanti, ai concorsi ed alle esposizioni. Era stato premiato nel 1971 con lo Zappino d’oro, ma anche in altre sagre e fiere. Egli stesso era diventato commerciante gareggiando con Morra, Ponzio e Agnese negli anni ’70 prendendosi la soddisfazione di vincere il primo premio nel 1972; vantava tra i suoi clienti famosi ristoratori in Piemonte e Lombardia che raggiungeva con il treno; poi si comprò una Balilla, una delle prime che fu vista circolare nelle Langhe.
Nel 1979, quando si decise, o come diceva, lo costrinsero ad andare in pensione lasciò al nipote Ezio la sua eredità di trifolao e convocò tutti gli amici in un ristorante di Dogliani per dare l’annuncio e aggiunse <<quando iniziai i tartufi erano molto abbondanti, si trovavano senza troppa fatica. Non avevano i prezzi di oggi, ma erano già apprezzati dai buon guastai,furono i milanesi i primi turisti nelle Langhe, attratti dalle trifole.>>

Ezio Costa nipote di “Cupa”

Una leggenda accompagnava Giuseppe Vivalda quella di saper stimare il prezzo di un tartufo al grammo esatto, prendendolo tra le mani, senza ricorrere alla bilancia.

Nel 1967 aveva inviato ad Amintore Fanfani, che era ministro degli esteri un tartufo bianco d’Alba di 500 grammi e nel 1978 inviò a papa Giovanni Paolo II un tartufo di 600 grammi.

Giuseppe Vivalda “il mago dei trifolao”, quando morì nel estate del 2002 a 89 anni. 

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