Tra 50 anni il tartufo sarà estinto, lo afferma una ricerca scientifica

Tra 50 anni il tartufo sarà estinto, lo afferma una ricerca scientifica

Tra 50 anni il tartufo sarà estinto, lo afferma una ricerca scientifica – Fra poche generazioni non se ne vedranno più in Europa meridionale. Questo è l’allarme lanciato da ricercatori della Stirling University scozzese e per giungere a questa conclusione si sono basati sui danni che stanno causando i cambiamenti climatici.

Si prevede che la produzione continentale diminuirà tra il 78 e il 100% tra il 2071 e il 2100. Il clima più caldo e secco che sarà sempre più presente sarebbe il principale responsabile e, secondo i ricercatori ciò avrebbe un impatto non indifferente a livello economico, ecologico e sociale.

La scomparsa del tartufo potrebbe essere accelerata, sempre secondo gli studiosi, da altri fattori quali il caldo, gli incendi boschivi, i parassiti e le malattie. Il dottor Paul Thomas, della facoltà di Scienze naturali dell’Università, è a capo della ricerca; inoltre, si tratta del primo studio che tiene in considerazione la minaccia del cambiamento climatico sulla produzione europea del tartufo. Egli ha dichiarato:

“Rischiamo di perdere un’industria che vale centinaia di milioni di sterline per l’economia. Tuttavia, l’impatto socio-economico del declino previsto potrebbe essere considerevolmente maggiore, in quanto la raccolta del tartufo e le attività correlate costituiscono una componente chiave della storia locale e dell’attività culturale.”

Il dottor Thomas, collaborando con il professor Ulf Büntgen presso l’Università di Cambridge, ha studiato i record continui, nell’arco di 36 anni, del rendimento del tartufo mediterraneo in Francia, Spagna e Italia. Parlando dei risultati, Thomas ha aggiunto:

“Questo è un campanello d’allarme per gli impatti dei cambiamenti climatici in un futuro non troppo lontano. Questi risultati indicano che sono necessarie iniziative di conservazione per offrire protezione a questa specie importante e iconica. L’azione potenziale potrebbe includere l’espansione delle piantagioni di tartufo in nuovi territori con un clima futuro più favorevole. Le strategie di gestione dovrebbero inoltre includere materiali di pacciamatura e pratiche di coltivazione per mitigare le fluttuazioni della temperatura del suolo e conservare l’umidità dello stesso.”

Fonte: IlGiornale

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