La struttura del bosco

La struttura del bosco

La struttura del bosco – Comprendere al meglio come si sviluppa la vita in un bosco non è una semplice curiosità ma un dato importante da comprendere e farne tesoro in quanto non è sufficiente conoscere solo l’habitat dove cresce un determinato tartufo ma anche, è soprattutto, capire il susseguirsi delle stagioni dettate dalle condizioni climatiche, unico e vero indicatore che nessun calendario di raccolta può eguagliare. Questo perchè, ripeto, non è sufficiente essere nel posto giusto deve essere anche il momento giusto e questo lo si capisce anche, per l’appunto, con la consapevolezza di come è strutturato un bosco, soprattutto, ad inizio stagione, per comprendere al meglio dove iniziare a cercare. Questo è da considerarsi solo il primo appuntamento di tanti altri dove andremo ad approfondire tutti questi aspetti

Solitamente un bosco viene suddiviso in quattro strati, e più precisamente partendo dall’alto.

Piano dominante: è composta dalle specie arboree che sono cresciute in altezza più di tutte le altre e quindi “dominano” dall’alto le altre specie;

Piano dominato: anche questo è composto da specie arboree ma che sono cresciute ad altezze inferiori rispetto a quelle del piano precedente. Questo può essere dovuto alla loro natura intrinseca, oppure a condizioni contingenti;

Piano arbustivo: è quello composto dalle piante con portamento arbustivo;

Piano erbaceo: è quello composto dalle essenze erbacee.
Occorre tenere presente che ci sono piante che possono stare solo in uno dei piani sopra indicati, ad esempio tutte le erbe graminacee possono evidentemente stare solo in quello erbaceo, come ci sono piante che possono stare in più piani e si trovano in uno o nell’altro a secondo delle condizioni che hanno incontrato nello sviluppo o a seconda della forma di governo del bosco.
Un esempio classico è una fustaia a pino su ceduo di cerro, dove il primo costituisce il piano dominante mentre il secondo costituisce il piano dominato. Ma in un ceduo composto di cerro questo è al contempo nel piano dominante e nel piano dominato.
Ci sono poi alberi che si trovano in un certo strato solo nelle fasi giovanili, esempio il pino che per sua natura tende a occupare il piano dominante. E infine piante che preferiscono stare in un piano rispetto ad un altro, esempio il leccio che, come indica il colore scuro delle foglie, si trova perfettamente a suo agio nel piano dominato.
A seconda delle specie di piante che costituiscono i piani indicati si hanno tipologie di bosco diverse che in ambito forestale vengono indicati con nomi specifici e che rappresentano i cosiddetti “tipi forestali”.

© Riccardo Buti e Fabrizio Mandorlini – Oro Bianco. Il Tartufo di San Miniato – Fm Edizioni