I rischi delle attività nel Bosco
Valutazione dei rischi delle attività nel bosco
La ricerca nel bosco espone i tartufai a molti rischi, alcuni dei quali determinati da caratteristiche intrinseche all’ambiente stesso. Il bosco è un vero e proprio luogo di lavoro che il tartufaio deve conoscere per gestire al meglio ogni situazione di pericolo.
Di seguito si descrivono le caratteristiche, intrinseche nell’ambiente, che presentano pericoli per chi vi si trova.
Nel testo si fa poi riferimento a Tavole, riportate in allegato, nelle quali vengono riassunti, per le varie caratteristiche intrinseche all’ambiente stesso:
• la causa dei pericoli,
• quali rischi ne derivano,
• i possibili danni che possono essere procurati,
Le attività in bosco, svolgendosi durante tutto l’anno, possono esporre i tartufai a condizioni climatiche sfavorevoli.
Un possibile rischio legato alle condizioni climatiche è rappresentato dal verificarsi di temporali accompagnati da fulmini; in questi casi è necessario sospendere la ricerca e ripararsi in ricoveri adatti (ovviamente non sotto la chioma delle piante). La caduta di rami, specie in presenza di vento, neve o ghiaccio, costituisce per il tartufaio che si muove nel bosco un rischio costante. È importante alimentarsi con cibi e bevande adeguate alla situazione climatica (es. gli alimenti a più elevato apporto calorico sono indicati più per l’inverno, mentre quelli magri, più facilmente digeribili, e ricchi di acqua sono indicati per l’estate) e non abusare di alcolici che, essendo vasodilatatori, facilitano la dispersione del calore corporeo.
La presenza di rami bassi, di arbusti e di vegetazione con spine può causare ferite in grado di favorire il verificarsi di infezioni tra le quali, temibile, il tetano. Durante gli spostamenti ed i movimenti, rami, arbusti e rovi possono ferire parti delicate del corpo (p.es. occhi) con conseguenze anche gravi.
L’attività del tartufaio si svolge in un ambiente dove vivono numerosi animali ed organismi il cui contatto può provocare nell’uomo infezioni, allergie, intossicazioni anche di grave entità. Nei periodi caldi dell’anno possono essere presenti vipere che possono rappresentare un serio pericolo. La puntura provocata da api, vespe, calabroni può causare al lavoratore dolorose lesioni e, in certi casi, anche seri problemi come lo shock anafilattico.
Gli animali selvatici che popolano il bosco possono ospitare zecche ed altri parassiti in grado di trasmettere all’uomo malattie anche gravi. Anche i canidi e i piccoli mammiferi possono trasmettere alcune malattie quali la rabbia e la tularemia (malattia contagiosa dei piccoli roditori). La ricerca dei tartufi inoltre può causare ferite che rendono possibile l’ingresso di batteri, con conseguenti infezioni, per tutte ricordiamo il tetano che, come è noto, può avere conseguenze anche mortali.
Pericolo determinato da |
Rischio |
Possibile danno |
Intervento |
Pendenza del terreno
Pendenza del terreno |
Cadute e scivolamenti, |
Contusioni, distorsioni, fratture, lesioni muscolotendinee, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni |
Bastone di sostegno, calzature e abbigliamento di sicurezza |
La neve il ghiaccio e la pioggia aumentano la probabilità e la gravità del danno |
Accidentalità del terreno e ostacoli
Accidentalità ed ostacoli |
Cadute, scivolamenti |
Contusioni, distorsioni, fratture, lesioni muscolotendinee, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni |
Bastone di sostegno, calzature e abbigliamento di sicurezza |
La neve il ghiaccio e la pioggia aumentano la probabilità e la gravità del danno |
Temperatura
Temperatura |
Basse |
Malattie da raffreddamento |
Assunzione di cibi e bevande adeguate, Guanti, indumenti protettivi |
Alte |
Disidratazione, stress termico |
Assunzione di cibi e bevande adeguate, Indumenti altamente traspiranti |
Agenti meteorici
Agenti meteorici |
Pioggia, neve (caduta di rami), umidità |
Contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni, malattie da raffreddamento |
Guanti, indumenti protettivi, scarpe adeguate nei casi gravi interrompere l’attività di ricerca |
Vento (caduta di rami) |
Contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni, malattie da raffreddamento |
Guanti, indumenti protettivi, scarpe adeguate nei casi gravi interrompere l’attività di ricerca |
|
Fulmini (rottura di rami, cimali ecc.) |
Ustioni, folgorazione, contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni |
Sospendere le ricerche e trovare riparo (non sotto agli alberi) |
Arbusti e rovi
Arbusti e rovi |
Urti, frustate, bucature |
Contusioni o lesioni in varie parti del corpo (occhi), infezioni |
Guanti, indumenti protettivi, scarpe adeguate |
Lesioni, ferite, punture
Lesioni,ferite, punture |
Infezione da Clostridium tetani |
Tetano |
Vaccinazione antitetanica e repellenti |
Canidi e piccoli mammiferi
Canidi (cani, volpi) e piccoli mammiferi |
Morso |
Trasmissione di malattie (rabbia, tularemia, tetano) |
Vaccinazione |
Parassiti |
Trasmissione di malattie |
Eventuali vaccinazioni |
Vipere
Vipere |
Morso |
Avvelenamento |
Trasferimento in ospedale |
La presenza di animali è legata spesso a precise condizioni stagionali, climatiche o ambientali (stagione calda, presenza di acqua, sassi ecc.) |
Zecche
Zecche |
Puntura |
Trasmissione di malattie (morbo di Lyme, TBE) |
vaccinazione contro la TBE Impiego di repellenti specifici |
La presenza di animali è legata spesso a precise condizioni stagionali, climatiche o ambientali (stagione calda, presenza di acqua, sassi ecc.) |
Insetti (api, vespe, calabroni)
Insetti (api, vespe, calabroni ecc.) |
Puntura |
Reazione locale, shock anafilattico |
Informazione sui corretti provvedimenti sanitari di urgenza Trasferimento in ospedale |
La presenza di animali è legata spesso a precise condizioni stagionali, climatiche o ambientali (stagione calda, presenza di acqua, sassi ecc.) |
Fonte: Unifi