Elaphomyces cervinus : Il tartufo dei cervi

Elaphomyces cervinus : Il tartufo dei cervi

Elaphomyces cervinus – Il Tartufo dei Cervi (o Elaphomyces granulatus Fr. 1829 ) è tipico dei boschi di aghifoglie, dal forte odore di aglio, di cui sono ghiotti cervi (da cui il nome), caprioli, lepri e i cinghiali. Era Usato già anticamente come eccitante dei nervi (afrodisiaco) ed era descritto negli antichi libri come “Fungus cervinus, boletus cervinus, tubera cervina”. Il tartufo dei cervi è un piccolo ascomicete della grandezza di una noce del tutto simile a un tartufo di forma sferica e di colore giallo arancio in variazione fino al marrone fittamente coperto di piccole verruche granulari. Il peridio è spesso, internamente biancastro con gradazioni che tendono al rosso ed è tutta avvolta da una massa di spore marrone-nerastra che può giungere fino al viola scuro, intersecata da vene grige.

Nome: Tartufo dei cervi Nome Scientifico: Elaphomyces granulatus Fr. 1829
Divisione: Ascomycota  Ordine: Eurotiales
Classe:  Eurotiomycetes Famiglia: Elaphomycetaceae
Sotto clas: Eurotiomycetideae Genere: Elaphomyces

Cresce nel tardo autunno nei boschi di conifere, specialmente sotto ai pini, quasi alla superficie del terreno, ha un odore caratteristico fortemente drogato e un sapore amaro. Non è commestibile ma trova occasionalmente applicazione nella medicina popolare contro gli stati di debolezza; è usato poi soltanto dai pastori e dai contadini come rimedio contro il calore del bestiame. Talvolta la sua presenza sul terreno è indicata da piccoli funghi a forma cava sporgenti dal terreno come ad esempio quello delle specie Cordiceps capitata Holmsk o cordiceps ophiglossoides Ehrh.

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Fonti: gobice – Libro: I funghi