Dall’ Istria al Piemonte invocano nuove regole
Dall’ Istria al Piemonte invocano nuove regole
Istria al Piemonte – L’associazione dei tartufai Istriani torna nuovamente alla carica dopo che il Ministero per la tutela dell’ambiente non ha accolto le loro richieste. La principale proposta è quella di anticipare la raccolta del tuber magnatum pico al primo settembre, in quanto, a detta loro negli ultimi anni è stato notato una più precoce maturazione.
Altre richieste, anche esse puntualmente rigettate almeno per il momento sono state l’impiego di 3 cani (2 adulti e 1 allievo) e in fine il più lungimirante appello a limitare il disboscamento nella loro più importante tartufaia naturale cioè il bosco di San Marco
Cambiamo nazione ma non l’oggetto del contendere, infatti a Ovada più precisamente nel Alessandrino ( Piemonte ) i tartufai hanno formato una nuova associazione per tutelare la raccolte del pregiato tartufo bianco, essendo vittime anche loro come tanti altri tartufai in altre regioni della nostra penisola delle fiorenti privatizzazioni delle tartufaie naturali.
La neonata associazione sta anche ipotizzando di mettere in atto il cosi detto “sciopero del tesserino” che consisterebbe nel non pagare l’annuale tassa sulla raccolta che ammonta a 140 euro. Cifra che appare spropositata, sopratutto alla luce di quanto detto sopra.
Dall’ Istria al Piemonte invocano nuove regole