Cosa credevano fosse un tartufo

Cosa credevano fosse un tartufo

Sta fra quelle cose che nascono ma non si possono seminare scrive del tartufo Plino il Vecchio nel suo “Naturalis Historia” e lo descrive come una callosità della terra, quasi una sua malattia. In effetti, a lungo, il tartufo, consumato ed apprezzato già dai Sumeri fin dal 1700 a.C., ha suscitato interesse misto a  timore vista la difficoltà di comprendere e riconoscere la sua identità biologica:

  • Frutto della fusione tra fulmine, acqua, terra (antichi greci)
  • Cibo del diavolo e delle stregheIl fiore che Persefone, la signora dell’Averno, porta con se nel sottosuolo.Se vuoi essere virile, mangia tartufi  (Pitagora)
  • sarebbe meglio mancasse il grano piuttosto che il tartufo (Giovenale)
  • Callo della terra (Plinio)
  • Cibo degli dei (Nerone)
  • Il tartufo, molto nutriente, può disporre alla voluttà (Galeno)
  • quel frutto del sol che non soltanto fa fiorir la natura apparente, ma, gracido fa di sé il terrestre umore. (Petrarca)
  • …I migliori tartufi provengono dall’Olimpo (Bartolomeo Scappi da Plinio)
  • Il diamante della cucina (Brillat-Savarin)
  • ascia che ti conduca al pometo selvatico e con le lunghe unghie scaverò la terra per cavarne i tartufi                      (da La Tempesta di Shakespeare)
  • il tartufo non è affatto ciò che un popolo ignorante pensa.(Luigi XVIII)
  • È la polpa degli dei, il “Sacrum Sacrorum” dei gastronomi (Alessandro I Dumas)
  • Il Mozart dei funghi (Gioacchino Rossini)
  • La perla della cucina (Escoffier)
  • La patata meravigliosa (George San)
  • giace nascosto come ogni tesoro che si rispetti, nei visceri della terra (Cesare Marchi)
  • non fidandosi dell’uomo, noto dilapidatore, la natura ne affidò le chiavi all’amico dell’uomo, il cane (Cesare Marchi)
  • il gesto del cavatore è da venditore di gioielli; quel coso, quel niente, costa oro. (Giovanni Arpino)
  • i buoni tartufi nascono dove nasce un buon vino (Bruno Ceretto)
  • Il tartufo è un cibo di eccellenza che va mangiato eccezionalmente (Luciano Degiacomo)
  • la spiccata personalità, il suo sontuoso profumo, risalta meglio nei piatti leggeri, sommessi (Luciano Degiacomo)
  • Il tartufo: profumo penetrante quello di tiglio, austero quello di quercia, morbido quello di pioppo…(Luciano Degiacomo)
  • Il tartufo è sacro ed inviolabile come un giuramento (Gianni Franceschi)

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