Andare a tartufi fa bene, ecco perché

Andare a tartufi fa bene, ecco perché

Andare a tartufi fa bene – Cercare tartufi è un’attività fisica a tutti gli effetti. Le lunghe camminate su sentieri in mezzo alla natura, dove l’aria è pulita, influiscono positivamente su tutto l’organismo, con benefici per corpo e mente.

I benefici sono:

– per il solo fatto di essere praticato a contatto con la natura è associato a una più intensa sensazione di rivitalizzazione ed energia rispetto all’attività fisica al chiuso;
– riduce stress, ansia e depressione, dà un maggior senso di soddisfazione e una certa propensione a dedicarsi con maggior frequenza all’esercizio fisico;
– permette di tonificare i muscoli di gambe, glutei e addominali;
– nei più giovani rafforza il sistema di difesa naturale e affina le capacità di termoregolazione, con ricadute positive nella prevenzione delle malattie da raffreddamento nei mesi freddi;
– trattandosi di un’attività aerobica, stimola l’organismo a produrre più globuli rossi, favorendo un maggiore apporto di ossigeno ai muscoli, con conseguente miglioramento della performance fisica;

– contribuisce ad abbassare i valori di pressione arteriosa, frequenza cardiaca e colesterolo. Aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, obesità e sovrappeso, diabete e osteoporosi;
– permette di respirare aria pura, la frequenza e l’ampiezza degli atti respiratori tende ad aumentare, per cui a ogni inspirazione si introduce nei polmoni un maggiore volume d’aria;
– l’esposizione alle radiazioni solari favorisce la produzione di vitamina D con ricadute positive sul sistema scheletrico e su quello immunitario;
– camminando all’aperto si bruciano più calorie rispetto a sessioni analoghe sul tapis roulant.

La qualità del sonno

Le luci artificiali, il rumore di fondo, le strade trafficate sono tutti elementi che incidono negativamente sul nostro ciclo sonno / veglia, il nostro organismo è abituato a regolarsi “ascoltando” i cicli della natura che, in città, si perdodo. Ecco perché allontanarsi per qualche ora dall’urbanizzazione, vivere un ambiente naturale incontaminato aiuta a regolare le funzioni ormonali e a regolare l’orologio interiore responsabile della regolazione dei ritmi di veglia e sonno.

La natura migliora la memoria

Questo aspetto è interessante , non è difficile infatti e non a caso che vecchi tartufai ricordino per filo e per segno le condizioni climatiche di anni a dietro oltre a pasture non più frequentate da molto tempo.  Gli effetti si producono direttamente nella corteccia celebrale e nelle aree deputate alla memoria, con un notevole incremento delle funzioni cognitive.  

Fonti: trekking  corriere