Sorpreso a Zappare Scorzone, 2000€ di multa

Sorpreso a zappare Scorzone, 2000€ di multa

Sorpreso a Zappare Scorzone, 2000€ di multa – Sequestrati 300 grammi di tartufo Scorzone cavato illecitamente e profilata sanzione amministrativa di circa 2000€.

Una pattuglia dei Carabinieri Forestali impegnata in un servizio di controllo del territorio dell’entroterra di Isernia per la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, ha sorpreso un tartufaio intento a cavare illecitamente del tartufo Scorzone (Tuber Aestivum) con l’ausilio di una Zappa causando gravi danni alla tartufaia.

E’ stata notificata una sanzione di circa 2000€ ed è stato disposto il sequestro della zappa e dei tartufi del cercatore di frodo, che a giudicare dalla foto non penso che se ne rammarichi.

Fonte: ecoaltomolise

Approfittiamo dei controlli a tappeto dei Carabinieri Forestali del Molise per riproporvi integralmente un articolo che avevamo dedicato alle sanzioni amministrative.

Nella legge nazionale non vi è menzione delle somme relative alle sanzioni in quanto è stata data carta bianca alle regioni per decretare gli ammontare, questo a portato ad un totale squilibrio tra le cifre oltre al fatto che molte leggi regionali reperibili online riportano ancora le cifre in lire, cerchiamo di fare chiarezza almeno per qualche cifra.

La legge quadro (nazionale) n. 752/85, all’art. 18 recita le seguenti restrizioni:

a) Raccolta in periodo di divieto. Raccolta senza l’ausilio del cane addestrato. Attrezzo di scavo non idoneo. Raccolta senza il tesserino prescritto.
b) Lavorazione andante in periodo di divieto. Buche non riempite.
c) Raccolta nelle aree rimboschite prima di 15 anni.
d) Vendita al mercato pubblico senza il rispetto delle norme.
e) Raccolta di tartufi immaturi.
f) Raccolta di tartufi nelle ore notturne.
g) Commercio di tartufi freschi fuori dal periodo di raccolta.
h) Commercio di tartufi conservati senza il rispetto delle norme.
i) Raccolta in zone riserva.

Mi limito a evidenziare quelle la cui conseguenza comporta la raccolta dei tartufi immaturi, azione scellerata che tutti dicono di voler combattere.

Art. 18 comma b) – Raccolta di tartufi mediante lavorazione andante delle tartufaie.

Abruzzo € 1.031,00

Basilicata x deca ara € 5,16

Calabria € 100,00

Campania €/

Friuli V. G € 155.00

Emilia R. x deca ara € 516,00

Lazio € 51,50

Liguria € 155,00

Lombardia € 103,00

Piemonte x deca ara € 516,00

Molise € 257,00

Marche €/

Toscana €150,00

Umbria Per deca ara € 5,16

Veneto € 77,47

*1 deca ara = 1000 mq

Le regioni Campania e Marche non prevedono una sanzione specifica per il comma b); in alternativa si potrebbe applicare quella stabilita per la raccolta di tartufi con modi difformi da quelli previsti, importi che ammontano per entrambe le regioni a € 52.00, limiti comunque assai bassi in rapporto alla gravità della trasgressione commessa.

Comma e) – Raccolta di tartufi immaturi.

Abruzzo € 103,00

Basilicata € 51,50

Calabria € 100,00

Campania € 200,00

Friuli V. G € 5,16

Emilia R. € 516,00

Lazio € 51,16

Liguria € 5,16

Lombardia € 103,00

Piemonte € 15,00

Molise € 257,00

Marche € 52,00

Toscana €150,00

Umbria € 155,00

Veneto € 12,00

 

La legge molisana, prevede anche una sanzione in caso di revoca del tesserino pari a € 1.032,00. Quella toscana, stabilisce anche una sanzione di € 100,00 per ogni tartufo immaturo.

La legge quadro 752/85 per il commercio prevede all’art. 7, che i tartufi per essere posti in vendita devono essere “ben maturi”; anche l’art. 14, recita:”E’ vietato porre in commercio tartufi immaturi”; però per quanto riguarda le sanzioni non vi è fatto un riferimento specifico, al punto d) indica genericamente: “è vietata la vendita al mercato pubblico dei tartufi senza l’osservanza delle norme prescritte”. Osservando le sanzioni stabilite dalle leggi regionali, si va da un minimo di € 51 a un massimo di € 516 nelle regioni Emilia, Marche e Piemonte. Anche per quanto riguarda il comma e), valgono le stesse considerazioni, le sanzioni relative devono essere inasprite adeguatamente.