Querce, simbionti ma anche Medicamentose

Querce, simbionti ma anche Medicamentose

Le querce da sempre esercitano il loro fascino, soprattutto su chi come noi ama andare a tartufi, non solo perchè entrano in simbiosi con il frutto delle nostre ricerche ma perchè sono proprio loro a rendere magica l’atmosfera ma forse non tutti sanno che le querce hanno anche molteplici proprietà medicamentose.

Principi attivi e proprietà

In fitoterapia, della quercia si utilizzano ghiande, corteccia, gemme, amenti e radici; si ricavano per lo più tannini condensati. Ancora, dalla quercia si ricavano quantità variabili di resine, pectine e flavonoidi.
Per la particolare composizione del fitocomplesso, la quercia viene impiegata  soprattutto nel trattamento di diarree ed infiammazioni lievi a carico delle mucosa.

Querce ed usi medici

  • Anticamente, l’impiego della quercia a fini medici era incentrato per lo più sull’ingente quantità di tannini, come antifebbrile ed antiemorragico.
  • La quercia viene sfruttata per le qualità astringenti, antisettiche (disinfettanti), vasocostrittrici, antivirali ed analgesiche, seppur blande.
  • I tannini di quercia sono particolarmente adatti nella cura di emorroidi, ragadi anali e fistole, proprio in virtù della capacità cicatrizzante, antisettica e vaso-costrittiva di queste molecole.
  • L’estratto di quercia per trattare disturbi di varia natura, quali geloni, iperidrosi (in particolare, di mani e piedi), ipersecrezione sebacea del cuoio capelluto e per trattare problemi di forfora.
  • L’estratto di quercia, assunto per via orale, trova impiego nel trattamento di diarree aspecifiche e come stomachico.
  • Le gemme di quercia sono impiegate per regolarizzare la funzionalità intestinale, come tonico e stimolante negli stadi di convalescenza e, da ultimo, contro l’astenia sessuale.
  • La valenza terapeutica astringente ed antinfiammatoria nel trattamento di leucorree è ascritta, invece, alle radici giovani ed alle ghiande di quercia.

Tossicità ed interazione con i farmaci

La tossicità della quercia è legata alla componente tannica. Ad ogni modo, l’impiego della quercia dev’essere evitato in caso di ipersensibilità accertata o presunta verso una o più molecole componenti il fitocomplesso.
L’assunzione di estratti di quercia può ridurre l’assorbimento di sostanze farmacologiche basiche, e i tannini di quercia precipitano i sali di ferro.