Piemonte – Il Grido Unanime dei Trifolao: il tartufo, da noi, sembra scomparso
Piogge e umidità non sono bastati. I tartufai :«Mai così male dal 1984». E nei ristoranti è fuori dal menu. In ginocchio un settore che vale 250 milioni di euro e migliaia di posti di lavoro. E l’emergenza è nazionale
Questo è quanto emerso dall’articolo realizzato da Marcello Pasquero per ” Il Corriere Della Sera” e di cui vi riportiamo alcuni dei punti più salienti.
«Bisogna tornare con la mente a 40 anni fa, al 1984 per ricordare una stagione del tartufo così fallimentare, noi tartufai siamo disperati» dice quasi commosso il trifolao Stelvio Casetta mentre guarda sconsolato Lady, la piccola tabui,
La stagione era iniziata sotto i migliori auspici con tante piogge e i primi freddi
Sentivo dei facili entusiasmi – precisa Casetta –, ma presto i tartufi sono scomparsi dalle nostre colline. Da metà novembre sono stati quasi introvabili e così i prezzi sono schizzati alle stelle, fino a superare i 6 mila euro. E non si pensi che a noi tartufai faccia comodo quando i prezzi si alzano, è mille volte meglio trovare più pezzi a un prezzo più basso soddisfacendo le richieste dei clienti,
Le ragioni della penuria di tartufi possono essere due – chiosa Carlo Marenda, ideatore con l’agronomo Edmondo Bonelli del progetto Save the truffle – la prima è legata all’innalzamento delle temperature nel fine settimana di Ognissanti, la seconda è più pericolosa e preoccupante ed è che quella che registriamo oggi sia una tendenza legata alla crisi climatica.
A rischio è un intero settore che vale 250 milioni di euro e migliaia di posti di lavoro
«Qui non si serve tartufo bianco». Mai era capitato di leggere fuori dai ristoranti di Alba la resa degli esercenti di fronte alla penuria Tuber magnatum pico.
«La scoperta più grande che abbiamo fatto in questa stagione del tartufo è che di questo prodotto sappiamo ancora meno del poco che pensavamo di conoscere», commenta sconsolato Mauro Carbone, direttore del Centro Studi nazionale del tartufo.
È crisi in tutta Italia
Il tartufo bianco è stato introvabile anche nelle altre zone d’elezione: San Miniato, Acqualagna, Molise, Basilicata e Istria per quello che può essere definito, senza dubbi, il peggior anno di sempre del Tuber. «In Toscana già da novembre i ristoranti hanno smesso di servire tartufo bianco – sottolinea il presidente del centro studi, Antonio Degiacomi
Nella foto di copertina Tino Marolo e Stella, Monteu Roero (CN). By Steve McCurry
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