Per Il Quotidiano andare a tartufi è tra le richieste più assurde

Per Il Quotidiano andare a tartufi è tra le richieste più assurde 

Per Il Quotidiano andare a tartufi è tra le richieste più assurde – Come si evince dalla foto di copertina andremo a parlare della scandalosa “classifica” delle attività più o meno meritevoli di essere svolte in questo periodo stilata dal Quotidiano Il Resto del Carlino, tra cui figura, appunto, l’andare a tartufi. Ci sono state molteplici richieste di chiarimenti da parte dei cittadini che hanno contribuito ad intasare le linee dei vigili urbani, sulla possibilità di andare o meno a cavare. Richieste che in parole povere, hanno ritenuto ridicole, ma che ha mio parere non lo sono affatto per svariati motivi. 

A tartufi ci si può andare per Hobby e questo comporta un benessere psicofisico, per se e per il proprio gregario a 4 zampe. Questo non lo si può negare dal giorno alla notte perchè c’è un virus, (che tra l’altro si trasmette da uomo a uomo) tanto è vero che inizialmente erano concesse corse o passeggiate ma che hanno comportato assembramenti, di fatti con questa quarantena non si è voluto vietare alle persone di sudare o semplicemente respirare ma di tenerle distanziate socialmente. E quindi cosa c’è di più distanziato di una persona che cammina con il cane nel bosco? 

Per non parlare del fatto che la cerca dei tartufi è un vero e proprio ammortizzatore sociale, e cioè rappresenta delle entrate economiche extra per l’economia famigliare, e lo stato ne è ben consapevole, tanto da essere arrivati a far pagare un sostituto di imposta da 100€ con l’F24. A riprova di questo sono le centinaia di richieste da parte di comuni utenti nei gruppi FB o nella nostra casella E-mail che chiedono quando sarà possibile svolgere gli esami per conseguire il tesserino di idoneità della raccolta dei tartufi. Di contro c’è chi mette le mani avanti e spera in un rimborso per le tasse pagate ad inizio anno quando cioè in tempi non sospetti hanno pagato il tesserino e l’F24. Ragioni e richieste di cui si andrà a parlare magari a tempo debito e che si dovranno far carico le associazioni di categoria. 

Come ripetuto più volte quell’F24 non ci definisce professionisti del settore ma sottolinea che siamo raccoglitori occasionali che ogni tanto vendono. Ma è altrettanto vero che

i tartufai occasionali sono l’ossatura principale su cui reggono dozzine di aziende Italiane.