Multa di 3.333,00€ per non aver rispettato il calendario

Multa astronomica per un tartufaio dell’Alto Sangro.

La stagione del tartufo Bianco è alle porte ma qualcuno, come sempre, non sa resistere alla tentazione.
Questa volta, a pagarla cara è un tartufaio dell’Alto Sangro in trasferta a San Pietro Avellana, un piccolo paese di 519 abitanti in provincia di Isernia (Molise).

Il “mal capitato” si trovava in località Taverna quando è stato sorpreso dalle Guardie del Corpo Forestale Dello Stato del Comando di San Pietro Avellana, capitanate dall’Ispettore Mauro D’Andrea, in compagnia dei suoi 2 cani e con il vanghetto in mano, in una tartufaia rinomata per la presenza del più pregiato dei funghi Ipogei il Tuber Magnatum Pico.

L’uomo in evidente stato di agitazione non ha fornito alcuna giustificazione della sua presenza in quei luoghi e ha accettato “con la coda tra le gambe” la multa di 3.333,00 € motivata “dalla raccolta del tartufo compiuta a stagione chiusa”.

Gli agenti forestali sono già da tempo attivi in quei luoghi per debellare e scoraggiare i cercatori di frodo che sono stati incoraggiati da una pressoché inesistente rete di controlli che hanno portato in questi anni ad una vera e propria anarchia a discapito dei consumatori, che si trovano sulle loro tavole tartufi di pessima qualità a caro prezzo, dei tartufai onesti che all’apertura della stagione trovano le tartufaie depredate e in ultimo, ma non per importanza, al tartufo stesso che viene privato del suo naturale ciclo biologico.

È bene ricordare che i calendari di apertura non sono dettati dal caso ma dalla conoscenza dei tempi di maturazione delle varie zone tartufigene che se private prematuramente dei loro tartufi non hanno modo di dare vita alle future generazioni di tuber.

Fonte: Teleaesse