Le erbe selvatiche delle tartufaie di Magnatum Pico

Le erbe selvatiche delle tartufaie di Magnatum Pico

Le erbe selvatiche delle tartufaie di Magnatum Pico – Ormai da tempo siamo a conoscenza dell’importanza che ricopre l’essere consapevoli della flora che condivide l’habitat con i tartufi, in modo da individuare più agilmente  le tartufaie.Uno degli esempi più celebri sono senz’altro le piante comari o indicatrici.Anche le erbe selvatiche rivestono un ruolo cruciale a questo proposito, ma vengono spesso sottovalutate in quanto la loro adattabilità porta ad incontrarli su diversi areali. Però nell’insieme non vanno affatto sottovalutate

«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Farfaraccio (Petasites)

L’habitat tipico per le sue specie sono le zone ombreggiate e umide. In queste aree (ad esempio lungo le sponde dei ruscelli) è facile trovare in tarda primavera delle zone molto estese ricoperte fittamente dalle grandi foglie radicali di queste piante.

Falasco (Cladium mariscus)

Trova il suo habitat nelle zone paludose e umide.

per la resistenza delle foglie e del fusto, anche se disseccati, veniva molto usato per seggiole, intrecciare sporte e stuoie e per costruire capanne. La pianta è costituita da foglie molto affilate che, se attraversate, possono tagliare come rasoi: per toccarlo o coglierlo senza ferirsi bisogna accarezzarlo o tagliarlo sempre dal basso verso l’alto.

Lampone selvatico (Rubus caesius)

Vive in ambienti umidi e in prossimità dei corsi d’acqua, è comune in tutto il territorio. Originaria di boschi igrofili, è passata a stazioni disturbate piuttosto umide, come margini di fossati e siepi, su suoli fangosi o argillosi, spesso inondati, ricchi in composti azotati e in basi, poco umiferi, dal livello del mare alla fascia montana.

Tarassaco (Taraxacum officinale)

Cresce spontaneamente nelle zone di pianura fino a un’altitudine di 2000 m e in alcuni casi con carattere infestante. È una pianta tipica del clima temperato e, anche se per crescere non ha bisogno di terreni e di esposizioni particolari, predilige maggiormente un suolo sciolto e gli spazi aperti, soleggiati o a mezzombra

Parietaria (Parietaria officinalis)

Il suo areale  arriva fino alle zone subtropicali dell’emisfero boreale. Si trova facilmente ai bordi delle strade lungo i muretti a secco, ma anche lungo le siepi e nei boschi

Primula (Primula acaulis)

Cresce in luoghi erbosi/boschivi come i boschi di latifoglie (faggete, quercete e carpineti) e prati magri ma sempre in zone a mezz’ombra. Si possono trovare anche lungo i ruscelli. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo, con pH neutro e medi valori nutrizionali del terreno mediamente umido

Viola mammola  (Viola odorata)

È una piccola pianta erbacea perenne che raggiunge un’altezza di 10–15 cm. Ha foglie cuoriformi od ovali di colore verde brillante disposte a rosetta. La fioritura avviene a fine inverno o nella prima primavera quando oramai l’inverno volge al termine. I fiori hanno il tipico colore viola intenso.Cresce in terreni umidi ed ombrosi 

Euphorbia (Euphorbia dulcis)

 L’habitat tipico sono i boschi mesofili di latifoglie 

querceti, carpineti, castagneti, betuleti e faggete

 Il substrato preferito è sia calcareo che calcareo-siliceo con pH basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido

Ranuncolo (Ranunculus ficaria)

L’habitat tipico sono i boschi di latifoglie e siepi in luoghi umidi; ma anche pioppeti, ontaneti, frassineti, betuleti e castagneti. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.