Incostituzionale la raccolta riservata a San Pietro Avellana
San Pietro Avellana: Nulla e incostituzionale la tartufaia controllata
San Pietro Avellana – Si è appena concluso, e nei migliori dei modi, il ricorso presentato dall’Associazione Micologica Tartufai Abruzzesi nei confronti dei “colleghi” Molisani (Associazione Tartufai Sampietresi) spalleggiati nientepopodimeno che dal sindaco del Comune di San Pietro Avellana. Che avevano pensato bene di riservarsi il diritto esclusivo della raccolta dei tartufi su 37,5 ettari di terreno istituendo una tartufaia controllata a cui per poter accedervi non era sufficiente essere residenti a San Pietro Avellana ma anche essere soci dell’associazione in questione.
E come se non bastasse i tartufi frutto della loro ricerca in quei terreni sarebbero dovuti essere ceduti esclusivamente alla stessa associazione. Per fortuna a mettere fine a questa vera e propria Associazione a “Delinquere” ci ha pensato il giudice del TAR che ha dichiarato nulla e incostituzionale la delibera comunale, in quanto la legge n° 752 articolo 3 comma 1 del 1985 recita:
La raccolta dei tartufi è libera nei boschi e nei terreni non coltivati.
Dopo la sentenza il sindaco ha dichiarato che “L’obbiettivo principale resta quello di limitare la presenza dei tartufai non residenti.
Questa sentenza potrebbe creare un precedente che metterebbe fine al sempre più crescente numero di Associazioni create ad Hoc per la gestione di tartufaie controllate che hanno il solo scopo di precludere ai tartufai non residenti l’accesso a tartufaie su terreni comunali.
Il TAR ha anche condannato il comune di San Pietro Avellana a pagare le spese processuali di cui si è fatto carico l’Associazione Micologica Tartufai Abruzzesi.
Qui di seguito è possibile leggere la sentenza
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