Il Ghiro, chi dorme non piglia tartufi

Il Ghiro, chi dorme non piglia tartufi

Sono molteplici gli animali selvatici ghiotti di tartufi. Il più celebre è senz’altro il cinghiale in quanto il suo passaggio nelle tartufaie non passa di certo inosservato.

Ma non tutti sanno che tra questi ce n’è uno più discreto ma altrettanto vorace di tartufi : il Ghiro

Il ghiro  è generalmente notturno: di solito esce dal proprio nascondiglio poco dopo il tramonto per poi ritornarvi prima dell’alba. Durante il giorno sta nascosto in cavità di alberi, in anfratti oppure in nidi, dalla forma rotondeggiante, che egli stesso costruisce con foglie e muschio.

In autunno l’animale aumenta notevolmente di peso, accumulando così una notevole quantità di grasso e vari minerali che gli saranno essenziali per sopravvivere durante il lungo letargo invernale (resta in letargo per 6 mesi). Per il letargo possono essere contemporaneamente usati da più individui gli stessi ripari.

La dieta del ghiro, basata essenzialmente sui vegetali, varia durante l’arco dell’anno ed è costituita oltre che dai tartufi ed funghi epigei, da castagne, ghiande, nocciole, bacche e frutti di bosco.