Il fazzoletto del tartufaio tra storia e tradizione

Il fazzoletto del tartufaio tra storia e tradizione

Il fazzoletto del tartufaio tra storia e tradizione – Lo stile di vita di un tartufaio porta alla mente per forza di cose l’ambiente contadino, quindi fatto di cose rustiche e essenziali. Senza troppi vezzi, anche se non è esattamente così, di fatti questo stile di vita è oggi riconducibile al buon vivere (fatte le dovute eccezioni). Considerando lo stress quotidiano che i ritmi della vita moderna ci impongono.

Fatto sta che anche allora come oggi strizzavamo l’occhio a paesi lontani anche se sotto il  profilo artigianale, in questo caso, non abbiamo mai avuto niente da invidiare a nessuno. Ne è un lampante esempio quel “compagno” di avventure che veniva utilizzato o per il naso o per contenere i tartufi (sperando non entrambe le cose), che con i suoi colori vivaci blu, rossi e bianchi a quadrettoni  è diventato un simbolo, tanto da poterlo definire il fazzoletto del tartufaio.

Un uomo, camicia, fazzoletto a quadri al collo e mantella, si aggira nell’oscurità tra boschi di rovere e noccioleti; accanto a lui c’è un cane, il naso incollato a terra e tutta l’eccitazione di essere a pochi passi dall’obiettivo. Sono il trifolau e il suo fedele cane Tabui, e quello che stanno cercando è l’oro bianco delle Langhe.                                                                                                                                                                   Cit.

Ma dove ha le sue origini? I tessuti di lana scozzesi, caratteristici per il loro disegno, sempre e variamente quadrettato a colori diversi e contrastanti, hanno un’antichissima tradizione e origini che si possono dire storiche. Essi, infatti, con particolare disegno e mescolanza di tinte, servivano a distinguere fra loro le diverse tribù (clan) in cui erano divise le popolazioni dei Highlands scozzesi.

I disegni quadrettati scozzesi sono stati applicati a tutti i tessuti di lana, seta, cotone, rayon e misti e, pur con alti e bassi, non sono mai stati abbandonati dalla moda che se ne serve per abiti , per scialli, per fazzoletti, per cravatte, nonché per stoffe da arredamento, coperte, ecc.

Fonte: Treccani

 

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