Guida all’acquisto e alla vendita del tartufo bianco

 Guida all’acquisto e alla vendita del tartufo bianco

Vendita del tartufo bianco – Quando si vuole acquistare o vendere del tartufo sono innumerevoli le varianti da prendere in considerazione, questa piccola guida vuol’ essere un aiuto per capire quale valore ha il tartufo che si ha difronte, per strappare un buon prezzo in entrambi i ruoli.

Pezzatura:

Tenendo presente che il prezzo sale per il peso del tartufo: i pezzi che superano i 20 grammi hanno il prezzo leggermente inferiore a quelli che superano i 30, 40 o 50 grammi. Quando la pezzatura si avvicina o supera i 100 grammi, peso per tartufo, la forma e il coloro sono di prim’ordine, il profumo molto intenso e la maturazione ha raggiunto o sta raggiungendo il punto ideale, anche il prezzo diventa interessante o caro e certamente superiore alla quotazione del giorno.

Consistenza:

Se presenta già qualche lieve cedimento a una leggera pressione delle dita, significa che la maturazione è stata completata a volte anche da tempo ed il consumo se il prezzo è vantaggioso va fatto immediatamente.

Profumo:

Il profumo deve essere intenso, ma non eccessivo, perchè con la raggiunta maturazione il profumo ha toccato un grado ottimale di intensità ed il successivo decadimento può rivelarsi anche con un profumo eccessivo o fastidioso.

Colore:

Esteriormente i tartufi di Langa e dell’Appennino hanno un colore brunito più intenso; nelle colline del Roero, ma anche in Toscana, il colore è più giallognolo, frutto delle sabbie caratteristiche del territorio.

Albero Simbionte:

Il colore brunito può rivelare che si tratta di un tartufo di quercia, o piante affini, e quindi, anche all’interno, avrà venature molto segnate, un profumo intenso, una consistenza compatta e una resistenza al tempo maggiore di altri.
Il tartufo che si presenta con colorazioni dal grigio chiaro al grigio intenso può essere di pioppo, in tutte le sue varietà, di un profumo intenso, ma delicato, consistenza normale, durata media essendo nato e cresciuto in terreni più umidi, come il tartufo di salice che presenta le stesse caratteristiche, ma con una colorazione più o meno intensa per la varietà di salice, bianco o rosso che sia, con cui è vissuto in simbiosi.
Vi e poi il tartufo di tiglio sempre più raro, per gli abbattimenti effettuati lungo le strade ed nelle campagna, è quello che si avvicina di più al colore bianco, con venature a volte rosata o marcatamente accennata, dal profumo molto intenso e persistente buona consistenza e resistenza a tempo, delicato al sapore.

Alla Vista:

I prodotti in esposizione devono essere ben controllati, in modo da evitare pezzi danneggiati durante l’estrazione, o che il cane, inavvertitamente, abbia graffiato, o che è stato lievemente danneggiato nel terreno da insetti o animaletti.
In definitiva bisogna stare attenti che il tartufo sia integro e non steccato e quindi non composto da più pezzi per farlo sembrare più grande dove sono state chiuse le giunture con terra, che non vi siano cavità o fori riempiti di terra per aumentarne il peso, sufficientemente pulito.

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