Gérard Depardieu e il profumo dei tartufi

Gérard Depardieu e il profumo dei tartufi

Gérard Depardieu – Il tartufo ha portato ad Alba grandiosi personaggi. I loro piedi hanno calpestato l’acciottolato del centro storico, i loro celebri sguardi hanno ammirato con stupore le torri medioevali.

Tra questi grandiosi in tutti i sensi,  Gérard Depardieu, che, in occasione dell’apertura del suo ristorante Parigino, volle venire ad acquistare i tartufi ad Alba.

Questo genio dell’interpretazione sognava che alle pareti campeggiassero foto di lui che cercava personalmente i tartufi, che non faceva pagare alla clientela, in quanto sosteneva fossero troppo cori per venderli. Li omaggiava ai clienti particolari. Ancora oggi, un paio di volte l’anno, Depardieu atterra a Levaldigi con il suo jet personale, per fare la spesa dei prodotti di Langa. Formaggi, salumi, pane e grissini, carne.

Quando atterra, la frase è sempre la stessa: “Ah, il profumo di Alba!”. Qualcuno ha provato a spiegargli che quel profumo è l’inequivocabile olezzo degli allevamenti di maiali della pianura, e che ad Alba, semmai, l’aria sa di cacao tostato, ma non c’è stato verso.

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