Furto di cani da tartufo: due casi in pochi giorni

Furto di cani da tartufo: due casi in pochi giorni

Calliano – “Sono arrivati con una Panda verde pisello, vecchio tipo, forse con una targa falsa. Hanno rubato il mio cane da tartufi dal cortile. Mia figlia è anche riuscita a riprenderli col telefonino, ma il numero di targa potrebbe essere falso”.

E’ il racconto di Felice Buonvicino, 64 anni, agricoltore e trifolao di Calliano, vittima del singolare furto. E’ accaduti in una cascina in strada San Martino.

“C’era mia figlia, 30 anni, a casa con la bimba di 2 anni. Ha visto fermarsi quella Panda e scendere due uomini che sono entrati in cortile, hanno slegato il cane “Teo” (un bracco pointer grigio e nero di sei anni e lo hanno caricato di forza sull’auto, poi sono scappati. Mia figlia ha gridato, è riuscita a fare la foto col cellulare. Ma aveva paura a uscire di casa. Mi ha chiamato al telefono, ho avvisato subito i carabinieri ma non c’è stato nulla da fare”.

Ora le ricerche, diffuse anche su Facebook dalla famiglia Buonvicino.“Gli autori potrebbero essere gli stessi che qualche giorno prima abbiamo visto aggirarsi vicino a casa su un’altra vettura. Pensavamo avessero sbagliato strada e invece, evidentemente, stavano studiando il colpo.”

E poi il pensiero per il cane:

“Al di là del valore economico, “Teo” è uno di famiglia. Ci piange il cuore sapere che ce l’hanno portato via così, quei maledetti”.

Attualmente sono in corso indagini, con buone possibilità di identificare i malviventi anche perchè l’auto è stata ripresa anche da telecamere della zona.

Sferracavallo – Una caso analogo accaduto qualche giorno prima a Sferracavallo, in Sicilia, ignoti hanno tagliato la recinzione  di una casa per rubare alcuni cani.  La mattina il proprietario ha trovato un gran disordine e cinque bracchi che si erano volatilizzati, di questi due sono cuccioli di circa 5 mesi.  La denuncia è scattata immediatamente come anche le ricerche dei cani.  In giornata è stato ritrovato uno dei cani.  I ladri hanno utilizzati dei cappi in fil di ferro per accalappiare i cani ed hanno reciso la recinzione anche del vicino per riuscire ad entrare e mettere a segno il colpo che assomiglia molto ad un dispetto.

Il proprietario, infatti, è un raccoglitore di tartufi e non è la prima volta che gli animali vengono utilizzati come mezzo per” vendette private”.  I cani sono tutti muniti di microchip.