Emergenza Siccità : verso un altro anno nero per il tartufo bianco

Le Regioni chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all’uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. Questi punti sono stati inseriti all’Ordine del Giorno della Conferenza delle Regioni, previste per dopodomani, mercoledì 22 giugno

A Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, riunione tecnica per affrontare la situazione della siccità: al tavolo, coordinato dal sottosegretario Roberto Garofoli, i capi di gabinetto e capi dipartimento dei ministeri dell’Agricoltura, della Transizione ecologica, della Mobilità sostenibile, dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari Regionali. Alla riunione, in Sala Verde, è presente anche la Protezione Civile.

PO DA ALLARME ROSSO MA PROSEGUE L’IRRIGAZIONE – Proseguire con l’irrigazione, nonostante la situazione sia da “semaforo rosso”. E’ l’indicazione arrivata dall’osservatorio sul Po che si è riunito per affrontare il problema della siccità. La proposta arrivata è quella di un provvedimento transitorio per equilibrare l’uso dell’acqua rimasta: diminuire i prelievi del 20% per continuare comunque l’irrigazione, ma garantire l’afflusso di acqua anche al Delta.

STATO DI CALAMITA’ NEL LAZIO – “Nelle prossime ore proclamerò lo stato di calamità naturale”. Lo annuncia presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Lo stato di Calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure e a invitare i sindaci alle prime norme di contenimento. Ovviamente dobbiamo prepararci ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari”, ha detto.

STATO DI EMERGENZA E PROTEZIONE CIVILE – “Dobbiamo chiedere lo stato di emergenza, collegato all’intervento della Protezione civile”: lo ha detto Ettore Prandini, presidente Coldiretti, questa mattina partecipando in video collegamento al convegno ‘Sicurezza alimentare e qualità delle risorse idriche’ che si è svolto a Palazzo Stelline a Milano, parlando della siccità che sta colpendo l’Italia. “Dobbiamo investire in tempi brevi – ha aggiunto – sui bacini di accumulo. Rispetto a tutto ciò che concerne il tema depurazione non dobbiamo creare ostacoli perché c’è un 12 per cento di acqua che non ha le caratteristiche. Dobbiamo creare le condizioni per cui quel 12 per cento vada esattamente in linea con quelli che sono parametri che noi pretendiamo nel riutilizzo dell’acqua depurata, ma dobbiamo avere l’intelligenza di poter utilizzare tutto ciò che ci sarà messo a disposizione. Sennò le difficoltà ricadranno sul nostro mondo”.