Croazia: “Battaglia” ai raccoglitori abusivi di tartufi

Croazia : “Battaglia” ai raccoglitori abusivi di tartufi

Croazia . I raccoglitori di tartufi (istriani) privi di permesso sono tornati in azione. Stavolta, però, devono stare attenti: l’azienda forestale del territorio e la polizia hanno dichiarato guerra. Quasi la metà dei raccoglitori di tartufo, in effetti, non hanno alcuna licenza e quindi rappresentano una concorrenza sleale per quelli che si sono messi in regola. Sembra che i controlli siano stati sollecitati proprio da questi ultimi che giustamente si ritengono danneggiati.

Risultato? Al primo controllo effettuato nei boschi di Pinguente, dodici tartufai su trenta sono risultati sprovvisti di licenza. Siccome era la prima volta, se la sono cavata con il cartellino giallo, ma non si illudano. Adesso scatteranno le sanzioni pecuniarie che arrivano a mille euro.

I permessi – che vengono rilasciati dall’azienda forestale del territorio (quella di Pinguente è competente per il bosco di San Marco ai piedi di Montona che è il biotopo principale del tartufo in Istria) hanno un costo variabile a seconda della durata. La licenza giornaliera vale 13,5 euro, quella settimanale 40 e quella mensile 67 euro, mentre la stagionale 135 euro. Gli abitanti delle aree con status di territorio montano possono raccogliere i tartufi gratuitamente ma solo per uso personale. Comunque sono tenuti a farsi rilasciare il permesso gratuito.

La stagione della raccolta inizia il 15 settembre e si conclude il 31 gennaio. È consentito l’uso al massimo di due cani, uno addestrato, l’altro invece in fase di addestramento. Anche la vanghetto è regolamentata. La profondità massima consentita è di 15 centimetri e la larghezza di 8. Per la raccolta notturna è consentita la lampadina alogena alimentata da batterie ricaricabili. Sorge spontanea la domanda: perché si va a tartufi di notte? Perché i cani sentono meglio l’odore. Per quel che riguarda la stagione 2013 i raccoglitori la definiscono migliore rispetto alla scorsa che era scarsissima.

Fonte: ilpiccolo.gelocal.it

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