Buone notizie anche per i tartufai Abruzzesi e Toscani

Buone notizie anche per i tartufai Abruzzesi e Toscani

Dopo il Piemonte, anche l’Abruzzo e la Toscana “sdoganano” l’f24 e di conseguenza  anche gli Abruzzesi e i Toscani potranno spostarsi dal loro comune di residenza per andare a tartufi ,in quanto equiparata ad attività  lavorativa.

Lo comunicano in una nota che riportiamo qui di seguito

l’attività di ricerca e raccolta dei tartufi, in quanto assimilabile ad attività lavorativa, è consentita
anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione, a condizione che il
raccoglitore abbia sempre con sé:
1. tesserino di abilitazione alla raccolta dei tartufi in corso di validità;
2. copia dell’attestazione del versamento della tassa regionale dell’anno in corso;
3. se non è titolare di P.IVA specifica (con codice ATECO 02.30.00 “raccolta di prodotti non legnosi del
bosco”), copia dell’attestazione del versamento per sostituto d’imposta entro i 7.000 euro del
modello F24;

la raccolta a titolo amatoriale dei tartufi, nonché quella di funghi, erbe e frutti spontanei, può essere effettuata esclusivamente nel comune di residenza

Viene quindi fatta per la seconda volta , a poche ore di distanza , una netta distinzione tra chi ha pagato questa imposta rispetto a chi non ne è in possesso. Di fatti  erano considerati entrambi degli hobbisti