Addio Checco: il nostro omaggio ad un grande tartufaio
Addio Checco: il nostro omaggio ad un grande tartufaio
Addio Checco: il nostro omaggio ad un grande tartufaio – Francesco Aveva 95 anni. Non un decesso imputabile al Covid-19, ma purtroppo considerate le restrizioni imposte per evitare il contagio da Coronavirus, anche per il decesso di Francesco Spacca non si sono potuti celebrare funerali pubblici. Ma solo in forma privata, con la benedizione del feretro e la successiva tumulazione al cimitero di Cancelli di Fabriano.
Per i fabrianesi era semplicemente ‘Checco’, l’ex manager delle ferrovie che, una volta tagliato il traguardo della pensione, si è trasformato nel re dei tartufi, perché “ogni giorno si arrampicava tra i boschi scoprendo una tartufaia nuova, di cui non avrebbe mai rivelato la posizione neanche sotto tortura”. Francesco Spacca, spentosi a 95 anni nella sua abitazione fabrianese, non era solo conosciuto come il papà dell’ex governatore regionale Gian Mario, ma anche per una lunga storia professionale e umana che ha lasciato una forte traccia nella comunità.
«Sempre affabile, un gran Signore, con la esse maiuscola. Amore per la terra ed è stato fra i primi a cercare di valorizzare la presenza dei tartufi anche nel fabrianese».
“La natura era la sua grande passione”, ricorda emozionato l’ex sindaco Roberto Sorci, evidenziando come in quelle lunghe passeggiate nel verde, si trasformava in sentinella ambientale sempre energica e attiva, facendo abitualmente scorta dei prodotti della terra, dagli asparagi ai funghi, fino soprattutto ai tartufi. per cui, appunto, nel circuito degli appassionati era diventato una sorta di riferimento. Un forte affetto per la sua figura lo nutrono anche i tanti ex colleghi di lavoro delle Ferrovie, dove era stato alla guida del deposito cittadino come capotecnico sovrintendente, oltre ad aver lavorato con compiti manageriali anche a Firenze.
Fonte: ilrestodelcarlino. – centropagina