Napoleone, i tartufi ed il talamo nuziale

Napoleone Bonaparte (1769-1821) più che all’ispirazione era interessato al sostegno afrodisiaco.
Mangiava tartufi prima di affrontare Giuseppina nel talamo nuziale, dove si dice non uscisse spesso vincitore.

Le cronache di corte ricordano che nei pranzi ufficiali di Napoleone quei funghi odorosi erano sempre al centro della tavola. Napoleone faceva tutto di corsa, dalle campagne militari fino ai pasti: è noto che non mangiasse mai in orario e si curasse poco di quello che c’era nel piatto. Ma quando impalmò la giovane e prosperosa Maria Luisa, figlia dell’imperatore d’Austria, dopo aver ripudiato la sterile Beauharnais, fece attenzione che nella sua dieta non mancasse mai il tartufo. Il punto era che all’Impero serviva un erede. E che a corte girasse la malignità che il grande còrso non fosse granché virile. Lo storico Giuseppe Maffioli, a questo proposito, nel libro La cucina per l’amore racconta una storiella gustosa.

Un veterano della Guardia Imperiale era famoso perché dopo ogni licenza lasciava sua moglie incinta, tanto da arrivare ad avere dieci figli. Il soldato quando ne parlava ai suoi commilitoni, attribuiva questa sorprendente puntualità alla sua ingordigia per i tartufi che raccoglieva vicino casa sua. Chiese una licenza per andare a conoscere l’ultimo nato. Napoleone, divertito dalla nomea di virilità che aleggiava sul veterano, gliela concesse, a patto di poter assaggiare quegli straordinari tartufi. Il soldato tornò con un profumato cesto di funghi ipogei. Leggenda vuole che anche grazie all’escamotage, nove mesi dopo nacque “Il re di Roma”.

Un altro aneddoto, sospeso tra storia e leggenda, interpreta fatti avvenuti nel 1809, quando Napoleone era impegnato nella campagna d’Italia. Si racconta che durante un ricco banchetto a base del rinomato tartufo di Millesimo, grazie all’aroma e al gusto delle pietanze il futuro imperatore liberò dalla prigionia Papa Pio VII, ospite suo malgrado nel quartier generale che il condottiero aveva fatto allestire nel piccolo borgo ligure.