Il sequestro del cane da tartufi tra le nuove proposte di legge

Il sequestro del cane da tartufi tra le nuove proposte di legge

Il sequestro del cane da tartufi – Abbiamo preso visione del documento di sintesi del  PIANO NAZIONALE DELLA FILIERA DEL TARTUFO 2017 – 2020 di cui nei prossimi mesi andremo a discutere, quello che più ci ha colpito per il momento sono le nuove proposte di legge vista l’esigenza di un nuovo quadro normativo e sanzionatorio armonizzato unitamente alla possibilità di utilizzare per i controlli anche le nuove tecnologie come ad esempio:

  • tracciatura delle celle telefoniche che entrano in una determinata area,
  • webcam,
  • droni,
  • GPS, etc

dovrebbe contribuire alla normalizzazione di un settore finora troppo poco controllato.

Sarà inoltre necessario, secondo chi a redatto il documento,  prevedere quali siano le violazioni sanzionabili relative alla certificazione ed alla vendita delle piante micorrizate.

Inoltre alcuni rappresentanti del tavolo di filiera hanno pensato di aggiungere nuove normative quali:

  • richiami all’obbligo del rispetto delle norme sul benessere animale
  • nei casi di accertata presenza di esche avvelenate (Ordinanza Ministero Salute 13 giugno 2016 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n° 165 del 16 luglio 2016) l’introduzione del divieto di raccolta del tartufo per un periodo da concordare nelle zone in cui si sono verificati gli avvelenamenti dei cani
  • sequestro e confisca del vanghello in caso di condotta di ricerca difforme dalle modalità e dai divieti previsti dalla Legge
  • sequestro temporaneo del tesserino in caso di condotta di ricerca difforme dalle modalità e dai divieti previsti dalla Legge (sanzione accessoria)
  • in casi estremi di condotta di ricerca difforme dalle modalità e dai divieti previsti dalla Legge anche il sequestro del cane e affidamento al canile a spese del proprietario

Quella del sequestro del vanghetto quanto meno fa sorridere, al contrario dell’ultimo punto che fortunatamente sarà difficilmente attuabile viste anche le nuove disposizioni di legge in merito ai sequestri di beni da parte dell’agenzia delle entrate che sono riusciti finalmente a concepire che il cane non è un oggetto.